Il disturbo passivo-aggressivo denota una modalità di interazione con gli altri ambivalente: nel suo modo di fare emerge una netta discrepanza tra ciò che si dice e ciò che si fa.
Relazione tossica è una definizione che sempre più spesso leggiamo sui social e che indica quel tipo di relazione che è diventata nociva per almeno uno dei due partner. Non sempre si riesce a chiudere una relazione quando questa ha smesso di avere un “bilancio positivo”, tanto meno è auspicabile che una relazione si interrompa appena sorgono delle difficoltà.
Il disturbo da alimentazione incontrollata è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato da abbuffate che sfuggono alla capacità di controllo dell’individuo.
L’Afefobia è la paura del tocco. Chi soffre di questa fobia teme in maniera spropositata e incontrollabile il contatto attivo e/o passivo con gli altri esseri umani.
In questo articolo parleremo della cura in Psicoterapia e del suo svolgimento. Cercherò di rispondere a tutte le domande che mi avete posto. Le riflessioni che seguono sono il frutto delle mie considerazioni derivanti dalla teoria e dalla pratica della psicoterapia ad indirizzo psicoanalitico, fermo restando che ogni pratica psicoterapica è sempre qualcosa che coinvolge almeno una coppia di individui.
Conflitti familiari: come riconoscerli e superarli. Nell’accezione comune questo periodo dell’anno vuol dire feste, regali, grandi cene e famiglia, anche se quest’anno non è come tutti gli altri, purtroppo. Ho sentito dire a molti che, in fondo, non sono così dispiaciuti di non poter ricongiungersi alla famiglia e di passare il Natale e le feste…
Il disturbo da accumulo consiste nell’incapacità, per chi ne soffre, di liberarsi da oggetti di scarso o nulla utilità, finendo per ritrovarsene letteralmente sopraffatta.
Il disturbo psicotico condiviso è un disturbo mentale che coinvolge almeno due soggetti che condividono la stessa convinzione delirante. Quando i soggetti sono due, si parla di folie a deux ( follia a due).
Con dipendenza da relazioni virtuali o Cyber relationship addiction ci si riferisce ad una condizione morbosa per cui le relazioni sviluppate su internet e social diventano più importanti e/o si sostituiscono a quelle reali.
L’inconscio collettivo è il deposito delle esperienze dell’umanità, presente in ogni singolo individuo. Questa definizione molto schematica si riferisce al concetto così come lo ha teorizzato Carl Gustav Jung, uno dei più brillanti allievi del padre della psicoanalisi, Sigmund Freud. L’apposizione di collettivo serve a differenziarlo da un altro tipo di inconscio, quello individuale. Il padre della psicoanalisi si è concentrato su quest’ultimo. Lo psichiatra svizzero, invece, ha ulteriormente sviluppato il concetto di inconscio, giungendo a ideare quello collettivo. Le divergenze tra i due hanno in seguito comportato la rottura tra i due.