Che cos’è il disturbo di personalità paranoide e di che disturbo si tratta?
Nel disturbo di personalità paranoide l’eccessiva sfiducia e sospettosità nei confronti dell’altro sono caratteristiche centrali e diventano un importante impedimento nella quotidianità. L’etimologia della parola paranoia è greca, il prefisso para- che generalmente indica vicinanza, in questo caso si riferisce ad una alterazione della noûs, la facoltà di comprendere il senso degli eventi e delle intenzioni degli altri, l’intelletto.
Il paranoide non riesce, quindi, a intendere le intenzioni degli altri se non attribuendogli una volontà maligna, la sfiducia nei confronti di tutti è pervasiva. L’alterazione della mente consiste nel valutare, a diversi gradi, con sfiducia e sospettosità le intenzioni dell’altro.
Sintomi e considerazioni del disturbo di personalità paranoide
Il disturbo paranoide di personalità influisce la sfera relazionale. Chi ne è affetto fa grande fatica a stabilire relazioni forti e durature con gli altri e spesso si rintana in un isolamento che produce un solitario sollievo. La sfiducia può essere percepita nei confronti di chiunque, dal partner della relazione amorosa, al collega, al vicino di casa.
Il soggetto non riesce a leggere se non nei termini di un tentativo di offesa o di danno ogni comunicazione da parte dell’altro, persino i franchi e diretti complimenti possono diventare canzonature ironiche. Per chi soffre del disturbo paranoide la sospettosità nei confronti degli altri risulta un ostacolo a qualsiasi rapporto profondo, ci sarà, da parte di questi, sempre una riserva nei confronti di chi hanno di fronte, chiunque esso sia.
Ogni contatto con gli altri può quindi sfociare facilmente in uno scontro verbale o fisico, considerando che l’aggressività agita è lo specchio di quella percepita. Il disturbo non è associato ad allucinazioni o altri sintomi che, se presenti, sono il segnale della presenza di altre patologie.
In questi casi è sempre consigliabile richiedere l’intervento di un medico psichiatra. Capita però che queste persone, che non si fidano di nessuno, possano, invece, affidarsi a personaggi dalla dubbia intenzione perché, forse, anche loro hanno bisogno di un altro da cui sentirsi capiti.
Purtroppo però, l’inevitabile epilogo negativo che spesso caratterizza questi rapporti li porta a trovar ulteriori conferme delle loro manie.
Cause e spiegazioni del disturbo di personalità paranoide
Come per ogni disturbo della mente, anche per il disturbo di personalità paranoide non è possibile rintracciare una causa univoca nella sua eziopatogenesi. L’aspetto genetico, oltre che il contesto di crescita e la possibilità di aver vissuto traumi sono le condizioni necessarie senza le quali questa particolare configurazione non si manifesterebbe ma tuttavia non sono sufficienti a poter predire l’insorgenza di questo particolare disturbo di personalità o di altri affini.
Come già accennato, in questo disturbo, la sfiducia e il timore che l’altro abbia cattive intenzioni sono tanto i sintomi quanto le cause di tutti gli altri comportamenti patologici.
E’ possibile ipotizzare, dunque, che nel passato, probabilmente nell’infanzia, di questi soggetti siano presenti traumi legati proprio al rapporto di fiducia. Questa tesi per quanto suggestiva non può, però, essere assunta a definizione del disturbo, ma può annoverarsi come uno dei possibili scenari.
Possibili soluzioni del disturbo di personalità paranoide
Un lavoro con questi soggetti è possibile ma è anche molto delicato. Attraverso la relazione terapeutica si può lavorare sul tentativo di erodere quelle certezze che caratterizzano questi soggetti e li rendono così rigidi. Questo lavoro è possibile non tanto attraverso un discorso logico ma, ben più importante, attraverso la fondazione di un legame in cui possano percepire l’altro come non desideroso di nuocergli.
Per questo è importante per il disturbo di personalità paranoide, ma anche per tutti gli altri disturbi, che sia chi ne soffre a realizzare di avere bisogno di un aiuto, passo non sempre facile, ma centrale.