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love bombing

Love bombing

Che cos’è il love bombing? Con la definizione di Love bombing si identifica la strategia manipolatoria con cui, attraverso il “bombardamento” di gesti romantici, frasi dolci, sorprese mozzafiato, dichiarazioni importanti …,  una persona riesce ad accattivarsi la fiducia o i sentimenti di un’altra, per un secondo fine. Il love bombing può essere considerato, nella sua forma più patologica, come un vero e proprio plagio, finalizzato ad ottenere il controllo su di un’altra persona. La definizione è stata coniata dalla ricercatrice Margaret Singer per definire la modalità persuasiva e manipolatoria con cui i guru o gli adepti di  sette reclutano nuovi proseliti o i truffatori possono circuire le loro vittime (leggi a questo proposito quello che ho scritto sul Catfishing). Ma il Love Bombing è sempre patologico? Se si cerca su google i termini: Love Bombing, appare subito chiaro come l’accezione contemporanea più diffusa per questo comportamento sia associata ad una figura oggigiorno molto conosciuta, il narcisista patologico. In questa cornice il love bombing sarebbe dunque una tecnica manipolativa, utilizzata dal narcisista, in maniera più o meno inconsapevole, per legare a sé il partner. Questo avviene nella fase iniziale della frequentazione, si sovrappone alla fase della “luna di miele” e può essere confusa con questo momento inaugurale di ogni rapporto romantico. Le differenze sostanziali sono due: 1) tutto è troppo: troppo romantico, troppo intenso, troppo veloce, ma anche troppo impegnativo col senso di poi; 2) una volta che il partner è stato conquistato, fa la sua apparizione la tanto temuta “svalutazione”. Idealizzazione e svalutazione Questi due meccanismi psicologici nelle relazioni romantiche si manifestano in maniera massiccia. L’idealizzazione è molto presente all’inizio e permette la costruzione di un legame con l’altro. In fondo è grazie all’idealizzazione che una persona del tutto sconosciuta può gradualmente acquisire valore per un’altra. Chi idealizza profonde i propri sforzi affinché possa conquistare l’oggetto del suo desiderio, ciò implica che venga a sua volta idealizzato. E’ esattamente questo l’aspetto a cui mira il love bomber: essere idealizzato per poter avere potere sull’altro. Una volta forte di questo potere, avrà il controllo sull’altro e utilizzerà la svalutazione come mezzo per correggerne il comportamento per il suo tornaconto. La svalutazione comporta dolore e sofferenza. Tuttavia brucia ancora di più se proviene da qualcuno che amiamo, perché da questi, più che da altri aneliamo il riconoscimento. Nel momento in cui questo comportamento è deliberato si può parlare senza fronzoli di plagio o abuso psicologico. Qualora non sia del tutto intenzionale è comunque un atteggiamento manipolatorio diretto ad avere il controllo sull’altro. Il desiderio di controllo è quanto di più lontano ci sia dall’amore. Caratteristiche del love bombing Ricapitolando quindi il love bombing è una strategia manipolativa che, con le dovute attenzioni, può essere riconosciuta fin dall’inizio. Di seguito una lista di comportamenti, individuati dalla ricercatrice americana Lori Nixon Bethea, la cui presenza può far sorgere il dubbio tra un onesto corteggiamento e il Love bombing: Love bombing nelle relazioni amorose Non credo sia così facile stabilire il grado in cui il love bombing è una tecnica messa in pratica con completa deliberazione. Sicuramente nei casi patologici è così. Mentire senza ritegno per ottenere la fiducia e la stima dell’altro, per raggiungere i propri fini, è un comportamento sociopatico, non solo narcisistico. Tuttavia è ben più comune che questi soggetti comunichino all’altro quello che davvero sentono. Il sentimento non mente ma è ingannatore. Nel senso che se non trattato può scomparire presto e ripresentarsi da un’altra parte per un’altra persona. Quello che spesso capita è che uomini o donne si sforzino di conquistare una persona ma poi realizzano che ciò che davvero gli interessava era solo la sfida prospettata dalla conquista. Dopo che abbiamo considerato questo punto di vista, il Love Bombing, corrisponde ad una strategia per ottenere al più presto quello che si desidera. La “conquista” di chi è stato posto sul piedistallo dell’idealizzazione e qui ci rimane fintanto che si nega, che non si apre del tutto. Salvo poi che, nel momento in cui si danno le reali condizioni affinché la relazione possa esistere, perché chi era inseguito si decide, il love bomber può tirarsi indietro. Forse non era davvero pronto per una relazione, forse una volta ottenuto il riconoscimento che cercava è soddisfatto, oppure è troppo spaventato dal fatto che le cose possano farsi serie. Per quanto diverse, queste motivazioni non cambiano il comportamento messo in atto, che è sempre il medesimo: sparire, ma con riserva, per non perdere un aggancio, per la paura di fare un passo sbagliato. Potrebbero interessarti anche:

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dipendenza sessuale

Dipendenza sessuale

La dipendenza dal sesso è, per il senso comune, l’impossibilità a resistere di fronte ad una stimolazione sessuale. In questa accezione la spinta verso il sesso, al pari di quella per alcol, sostanze stupefacenti o gioco d’azzardo, è un comportamento che non è possibile controllare e che è più forte del soggetto che la subisce.

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Ludopatia

Ludopatia: Gioco d’Azzardo patologico (GAP) Che cos’è? Di che disturbo si tratta? Il gioco d’azzardo patologico è una malattia fortemente invalidante che può avere terribili conseguenze sulla vita di chi ne soffre e dei suoi cari. L’aspetto autodistruttivo non è tanto rivolto verso il proprio corpo come capita nella dipendenza da alcol o da droghe, ma non per questo è da sottovalutare. Come ogni dipendenza patologica, il bisogno di ricercare l’oggetto o il comportamento è “più forte” del soggetto e in virtù di questo, nei casi più gravi, lo spinge ad azioni inaccetabili per sé e per chi gli è intorno. Storia e definizione del gioco d’azzardo patologico Il gioco d’azzardo è una pratica antichissima, basti pensare che la sua etimologia risale all’arabo az-zahr, con influenze francesi azard e spagnole azahar, e voleva dire gioco di dadi, più precisamente zahr era il fiore rappresentato su una delle facciate dei dadi e che verosimilmente indicava il colpo vincente. Ha poi perso quest’accezione di colpo fortunato e ha preso piuttosto il senso opposto, già dal medioevo, di colpo malvagio, rischio, addirittura pericolo. Oggi è utilizzato per indicare qualcosa che è imprevedibile, aleatorio. Nel gioco d’azzardo patologico ci si espone costantemente al rischio di una situazione assolutamente incontrollata e la ricerca di questa sensazione è impossibile da gestire per il soggetto che arriva a rischiare tutto ciò che ha, non solo a livello materiale, per rincorrere una sensazione ancor prima che il miraggio di una vincita. Sintomi del gioco d’azzardo patologico o ludopatia Secondo il DSM-V affinché si possa fare diagnosi di dipendenza patologica dal gioco d’azzardo bisogna che vengano soddisfatti alcune condizioni che indagano la criticità dei comportamenti messi in atto dal giocatore. Questa lista mette in risalto anche quelli che sono i sintomi che permettono di individuare il giocatore patologico. La lista è composta da nove items che indagano la gravità crescente della situazione, a partire dal bisogno di alzare sempre di più la posta per ottenere lo stesso livello di eccitamento fino alla necessità di rivolgersi ad altri per porre rimedio alla situazione disperata in cui si sono trovati. Solo una volta toccato il fondo, appunto, chiedono aiuto. La ricerca di evasione Come in tutte le patologie analoghe il dipendente cerca la sostanza o il comportamento per alleviare un dolore più profondo o quando è in difficoltà per fuggire ad una elaborazione o ad una presa di responsabilità che non riesce a tollerare in quel momento.Questo meccanismo è tipico della dipendenza come tentativo di autocura da parte del soggetto. Nel lungo termine però si possono presentare numerose complicazioni che spingono il soggetto verso una parabola discendente che rinforza il circolo vizioso e consolida tutti quegli affetti negativi da cui si cercava di fuggire. Inoltre, l’assuefazione e il crescente bisogno di denaro possono portare a problemi relazionali con i cari ma anche a problemi con la legge o con i debitori. Cause della ludopatia Il giocatore patologico è consapevole, anche se non sempre lo ammette, di avere un problema ma allo stesso tempo non riesce a superarlo per due motivi principali: La causa principale è il piacere alla base del gioco, la tentazione offerta che promette un miraggio, almeno all’inizio, fa parte della fase di idilio con il gioco, per poi passare in secondo piano. Il giocatore patologico non gioca più per il miraggio di vittoria, gioca perché deve farlo, gioca per recuperare le somme perdute, gioca per provare l’adrenalina del momento di massima tensione in cui segue la pallina nella roulette per vedere dove si fermerà o è concentrato sull’ordine delle caselle da grattare. In quel momento tutto si spegne e c’è solo quello. E’ una totale e completa fuga dai problemi e dai pensieri, non dissimile dai paradisi artificiali offerti dalle droghe e altrettanto effimera. Allo stesso tempo però il circuito neuropsicologico che si va rafforzando diventa poi sempre più difficile da correggere, l’assuefazione spinge a giocare somme sempre maggiori e il “craving”, il bisogno di giocare diventa sempre più fuori controllo. Il gioco d’azzardo può di fatto essere annoverato tra i disturbi del controllo degli impulsi, cioè quei disturbi in cui il soggetto non è in grado di gestire l’impulso che gli arriva. Un lavoro su questo aspetto può essere molto utile perché può aiutare a trasformare il circolo vizioso del discontrollo in un circolo virtuoso scaturito dalla maggiore consapevolezza e dalla soddisfazione del self-control. Conclusioni: E’ possibile uscire dal gioco d’azzardo patologico? In sintesi, ci si può avvicinare al gioco per curiosità e divertimento, ma poi dall’incontro con l’azzardo non è possibile prevedere cosa ne scaturirà. Per alcuni soggetti, in virtù di caratteristiche loro personali e anche della particolare situazione di vita che stanno attraversando, l’inclinazione al gioco può sfuggire di mano e diventare un problema. Prima che sia troppo tardi, prima di perdere tutto è possibile sempre fermarsi ma alcuni non ci riescono. I giocatori più gravi hanno proprio bisogno di perdere tutto per realizzare che non possono andare avanti così. Risulta davvero difficile stargli vicino e capire come fare per aiutarli, ma senza una spontanea volontà di ricercare aiuto ogni tentativo di cura corre il rischio di risultare fallimentare.

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